Tasso di interesse: la BCE conferma tutto e rinvia i tagli al futuro

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Non si aspettavano sorprese dalla prima riunione BCE di politica monetaria del 2024. L’istituto centrale si è mosso secondo previsioni, confermando il tasso di interesse principale al 4.5%, ossia il massimo di 22 anni, e quello sui depositi al record storico del 4%.

Per adesso niente taglio al tasso di interesse

inflazione bceIl mercato dava per scontato che sarebbe stato questo l’esito della riunione, ma aspettava indicazioni riguardo il possibile avvio del ciclo di tagli al costo del denaro, che servirebbero per rilanciare l’economia.
Sotto questo aspetto le parole della presidente Lagarde sono state una doccia fredda. La numero uno della Eurotower ha detto che tutti i funzionari concordano che non è ancora il momento di avviare discussioni sui tagli dei tassi di interesse.

Al contrario, c’è la determinazione a portare avanti una politica sufficientemente restrittiva per riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Questo malgrado le preoccupazioni circa una recessione imminente, e nonostante l’inflazione stia chiaramente rallentando.
L’Eurotower, sottolinea la nota, “continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione”.

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La reazione del mercato

La posizione della banca centrale europea riguardo al tasso di interesse rimane quindi rigida, e questo raffredda gli entusiasmi del mercato. Gli investitori speravano che un primo taglio del tasso di interesse potesse esserci a marzo o aprile, ma adesso solo la seconda ipotesi rimane ancora in piedi.
Questo ha finito per penalizzare l’euro. Il cambio rispetto al dollaro è sceso sotto 1,09 (come si vede sui broker opzioni binarie Italia), anche per via dei dati macro in arrivo dagli USA.

Il PIL a stelle e strisce è stato migliore del previsto, con l’economia statunitense che è cresciuta del 3,3% annualizzato nel quarto trimestre del 2023, molto meglio delle previsioni di un aumento del 2%. Considerando l’intero 2023, l’economia americana è cresciuta del 2,5%, rispetto all’1,9% del 2022 e alle stime della Fed del 2,6%.
La robustezza dell’economia Usa fornisce sostegno all’atteggiamento aggressivo della FED, che si riunirà a sua volta la prossima settimana.

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