In sostanza, a differenza di quanto accaduto fino ad oggi, la richiesta di radiazione deve essere presentata prima del trasferimento definitivo all’estero e non successivamente, e solo nel caso lo stesso abbia superato la revisione non più tardi di 6 mesi prima la data della richiesta. Qualora la data dell’ultima revisione risultasse più vecchia, il proprietario ha l’obbligo di eseguirne un’altra.
Queste le nuove misure a partire dal prossimo anno, ma per chi ha la necessità di esportare in via definitiva il veicolo entro il 31 dicembre 2019 la procedura è quella finora adottata, ovvero: è possibile richiedere la radiazione del veicolo successivamente all’effettiva reimmatricolazione in un paese estero.
Queste nuove misure relative all’autotrasporto non saranno le uniche, perché a scattare dal 1° gennaio 2020 ci sarà anche il Documento Unico di Circolazione in sostituzione del certificato di proprietà del veicolo. Questo nuovo documento, rilasciato direttamente dal Mit, conterrà tutti i dati del mezzo, sia quelli tecnici che quelli di proprietà, finora distinti rispettivamente nel libretto di circolazione e nel certificato di proprietà.