Uso della mariujana light per ansia e depressione

La marijuana light è un tipo di marijuana che contiene bassi livelli di THC (tetraidrocannabinolo), il principale composto psicoattivo presente nella pianta di cannabis. Questa sostanza viene impiegata in diversi ambiti, seppur sempre sotto controllo medico. Tuttavia, non esiste ancora sufficiente evidenza scientifica per supportare l’efficacia di questi trattamenti. Nelle prossime righe faremo insieme il punto della situazione.

Marijuana light: cos’è?

La marijuana light è una forma di cannabis che contiene livelli di THC significativamente più bassi rispetto alla marijuana convenzionale. Quest’ultima è considerata una sostanza psicotropa proprio a causa del THC, ovvero il principale composto psicoattivo presente nella pianta e responsabile della maggior parte degli effetti associati all’uso della marijuana.

In alcuni paesi, la marijuana light è disponibile legalmente per la vendita perché i suoi livelli di THC non sono considerati pericolosi se al di sotto di una certa soglia stabilita dalle normative locali. È opportuno ricordare però, che questi parametri variano da nazione a nazione, quindi prima di un eventuale utilizzo è necessario informarsi sulle leggi che ne regolamentano l’utilizzo.

Marijuana light per ansia e depressione

La marijuana light è utilizzata da alcune persone per trattare sintomi di ansia e depressione. Il cannabidiolo, infatti, ovvero la seconda sostanza presente in quantità nella pianta di marijuana, è noto per le sue proprietà benefiche. Anche coloro che fumano semplicemente marijuana light possono beneficiare degli effetti positivi dovuti al CBD.

Alcuni consumatori, dunque, utilizzano questo prodotto per cercare di autotrattare i propri disturbi emotivi, come la sindrome ansiosa o depressiva. È vero  anche, però, che il sollievo emotivo derivante dal CBD è causato dalla sua azione chimica a livello neurocerebrale, simile a quella di altri psicofarmaci. Da questo ne deriva una semplice considerazione.

È importante infatti, che insieme all’uso di farmaci, venga effettuato anche un trattamento psicoterapico per comprendere le cause alla base dei disturbi e per raggiungere un cambiamento più profondo e duraturo nel tempo.

La psicoterapia, come risaputo, aiuta a ridurre i sintomi e a favorire un cambiamento a livello più profondo e stabile rispetto all’uso di farmaci e di Marijuana light.

Allo stato attuale delle cose non esistono, però, evidenze scientifiche capaci di ufficializzare i benefici del CBD, nonostante una serie di studi e ricerche portate avanti negli ultimi anni lascino ben sperare.

I primi risultati, infatti, sembrano confermare gli effetti positivi che il cannabidiolo può avere per trattare gli stati di ansia e depressione.

Da tali studi,infatti, è emerso soprattutto che la Marijuana light sembra non avere effetti collaterali rispetto ai farmaci tradizionali, che attenuano le conseguenze, esponendo il soggetto a una ricaduta nel momento dell’interruzione della loro assunzione, senza quindi risolvere la problematica alla radice. Tutto questo è possibile anche grazie al fatto che parlando di CBD, si fa riferimento comunque a un prodotto completamente naturale.

Il CBD, in conclusione, agisce sull’organismo, ristabilendo l’equilibrio biologico alterato precedentemente a causa di fattori esterni, e di conseguenza sembrerebbe aiutare il sistema a svolgere le sue funzioni normali se fosse in salute.

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