Questo edificio, infatti, risale agli inizi del ‘500 e, seppur ricostruito nel 1956 a seguito dei bombardamenti alleati, conserva molti elementi di natura architettonica risalenti a quell’epoca. Responsabili della situazione, secondo gli esperti, sono colonie di xilofagei di tipo Hylotrupes Bajalus (noto come capricorno delle case), la cui azione divoratrice sta provocando il degrado di qualsiasi materiale ligneo presente all’interno dell’edificio come travi, boiserie e controsoffitti, ma anche mobili e manufatti.
Un enorme danno che, oltre al prezioso patrimonio storico arrivato sino ai giorni nostri, mette a rischio l’incolumità stessa del personale e delle figure istituzionali del comune. L’amministrazione comunale, pertanto, è prontamente corsa ai ripari ricorrendo ad un trattamento antitarlo ad hoc in grado di arrestare un focolaio senza precedenti da parte degli infestanti del legno.