“Sono idealista, fin da bambino son sempre stato uno abbastanza indisciplinato, pur cresciuto con la grande musica d’autore. ma il mio difetto è quello di abbracciare tutta la musica, di ricercare suoni senza confini. purtroppo io ho sempre visto oltre, e puntualmente trovo il bello in ciò che gli intellettuali fanatici trovano brutto. ascolto la Trap per tanti motivi:prima di tutto perchè ne amo il sound, ed il tipo di effetti di cui il genere ha bisogno. sui testi, certo, ne riconosco spesso l’esagerazione, non li condivido tutti, specialmente coloro che raccontano in maniera forte storie in riferimento alla violenza contro donne e ragazze, perciò li prendo come rime del momento senza condividerle. ma le ascolto a prescindere tutte e non mi sembra il caso processare chi le fa o nel mio caso, le ascolta. del genere in generale, non me ne vergogno.”.
Yuri Salvatore cita degli esempi di come la stessa trap, o il rap possono far divertire, o dar sfogo a momenti no:
“ci sono alcuni brani trap che considero geniali. come la versione riarrangiata di “Dolcenera”di De andrè, interpretata da Izi, uno di quelli che ascolto. senza dimenticare talenti che abbiamo nella mia città, a Napoli come Vale lambo, Nicola Siciliano e tantissimi altri. è un genere che parte da lontano, dalla francia al marocco fino ad arrivare quì negli anni a seguire. purtroppo non capito da quelli più grandi di me, perchè si concentrano sulle apparenze. io no.
e in fine, Yuri accenna al linguaggio che si usa in questo genere
“mio padre in una canzone dice:”perchè il pretesto della volgarità, è forse il primo segno della libertà”. io ne condivido ogni sillaba di questa frase, ma è chiaro che ogni eccesso è difetto. posso dire che anche certi brani pesanti della trap o del rap stesso, mi servono come terapia nel momento in cui mi sento solo ed incazzato col mondo. non ho vizi, non fumo, non uso nessuna sostanza pericolosa perchè sono e resto un salutista, perlomeno come ascoltatore musicale, faciteme sfugà! si dice anapoli.
Il giovane musicista di quartiere, pur rimanendo favorevole quindi a quelle che sono le nuove usanze musicali e condannando la censura, mette in guardia i ragazzi della sua generazione
“a quelli della mia età posso dire solo di non prendere tutto ciò che vi riporta ogni testo come esempio, ma consideratele come dicevo prima, rime libere del momento. altrimenti non c’è sfizio, e rischiate di non abbattere mai i pregiudizi.