è un moderno canto satirico, a tratti anti-democratico ma con l’ironia di sempre Yuri, non smentisce le aspettative del suo pubblico. le brutte esperienze, si sa, segnano il volto di ognuno di noi. quelle di Salvatore le ritroviamo e le ascoltiamo in ogni sua performance musicale. “Che me ne frega a me, di quello che dice il web”. riferimento a confronti e dibattiti con i cosìddetti leoni da tastiera
nella canzone troviamo anche 3 nomi precisi fatti dal giovane cantautore social:”Cristiano dice che io sono un moralista, ma a me che me ne frega”. inizia così il brano. mentre nella seconda strofa, Yuri fa altri due nomi:”Vanessa dice che io ascolto musica mediocre, ma a me che me ne frega”. a questo però, il musicista di quartiere non rinuncia ad aggiungere la sua passione ed il suo rispetto nonostante tutto per le ragazze:”però è simpatica, con lei mi diverto, quindi si, me ne frega”. poi ancora “Con Elio invece litighiamo spesso, vabbè chissenefrega, noi non molliamo mai, sempre amici!.”. insomma. diretto, anche troppo, ma sempre con stile. le sonorità promettenti, premiano l’impegno di uno dei pochi ragazzi che preferisce sempre dare priorità alla sua libertà, senza vetrine generazionali e senza “manette”morali.