“Quello che posso dire a riguardo è che riporterò papà a teatro. con le mie scelte e penso di avere tutte le carte in regola per farlo. l’esperienza con “Il mago di Azz”, spettacolo omaggio tratto dal suo libro del 1996, è stata bella ed emozionante.. lì sono ospite speciale in quanto mi è stato concesso il ruolo più intimista rappresentando mio padre. infatti, scherzando dietro le quinte con i due bravissimi attori, Franco Castiglia e Pietro Juliano, la battuta più giusta venutami all’istante è stata:”Franco è Federico, Pietro è salvatore, io sono Federico Salvatore”.”.
nell’immagine postata si leggono due nomi che affiancheranno Yuri in questa intenzione futura, quelli di Eleonora Lentini, attrice e sceneggiatrice, e Teresa Napolitano, cantante. parlando dell’aggiornamento, Salvatore ci dice:
“Il Federico Salvatore che riporterò sarà quello completo, uomo, artista, scrittore, attore, pensatore libero. mi è bastato solo decidermi. un suo spettacolo non è come gli altri spettacoli, devi appartenere a lui, o devi essere lui per fare ciò..io mi sento pronto, ma avrò il supporto di due grandi amiche:Eleonora Lentini, che mi farà da spalla, e Teresa Napolitano, che eseguirà dei brani all’interno del progetto. per ora si immagina e si studia, ma sento che si farà e che papà stesso, ne sarà gratificato..e speriamo anche contento.”.
L’attualità anche a Napoli, quasi sempre amara porta tante persone ad abbandonare questa città. ma Yuri come del resto suo padre, anche in questo caso non sembra avere dubbi:
“Ho rispetto di chi si sposta per motivi strettamente lavorativi. mio zio ha lasciato napoli per trasferirsi e ora è forse uno dei meccanici più rinomati di Sassuolo. non rispetto invece chi lascia Napoli perchè se ne vergogna. io nonostante sia consapevole di quanto questa città diventa sempre più difficile, trovo sempre il coraggio di dire “No, ‘aggia sta cà!”perchè per me, il coraggio è di chi decide di rimanere,. ti confesso anche che io rifiuterei anche la più blasonata proposta lavorativa pur di rimanere a Napoli, ma io non faccio testo. come mio padre cerco strade nuove senza cambiare posto.”.