Fiat Chrysler, Marchionne fissa due obiettivi

Sono due gli obiettivi di Fiat Chrysler, come ha messo in chiaro Sergio Marchionne. Il primo è azzerare il debito prima del 2018, il secondo è tornare al dividendo magari già nel 2017.

Le strategie di Fiat Chrysler

fiat chryslerL’amministratore delegato di FCA sta perseguendo diverse strategie per centrare gli obiettivi. Dal mese di agosto ha avviato le trattative per la possibile cessione della Magneti Marelli, che si occupa di componentistica. Tra le possibili pretendenti ci sarebbero Samsung e alcuni fondi di private equity internazionali. L’idea di Marchionne è quella di dare preferenza a partner strategici, piuttosto che a gruppi finanziari.

Intanto sul mercato, Fiat Chrysler sta ottenendo risultati che vanno al di là delle performance di settore. Ad agosto la crescita delle immatricolazioni in Europa è stata del 20,4%, rispetto al 9,5% che ha fatto segnare il mercato.
Complessivamente, da gennaio ad agosto 2016, FCA ha venduto 677 mila unità, ovvero il 15,5 per cento rispetto all’anno scorso. La sua quota è passata dal 6,3% al 6,7%.

Intanto il management sta valutando la possibilità di una partnership con il gruppo cinese Baic. Questo avrebbe la finalità di potenziare la presenza in Cina. Un mercato dove è già presente tramite la joint venture con il gruppo Gac.

Il titolo in Borsa

Quel che è certo è che finora il 2016 non è stato positivo per la quotazione di Fca, che ha registrato una grossa volatilità. Al punto che per due volte sono stati toccati i minimi da oltre un anno a 5 euro. Ci sono stati rapidi recuperi, ma non hanno però mai portato ad un ritorno sui massimi annuali.

Al momento quindi è complicato individuare una direzione precisa per il titolo. Sia che facciate trading demo oppure con soldi reali, sia che sfruttiate i conti di trading con bonus senza deposito oppure investiate soltanto fondi vostri, se scegliete Fiat siate comunque prudenti.

Secondo gli analisti, non c’è una visione unanime sul titolo Fiat Chrysler. Bloomberg ha fissato un target price medio a 7,46 euro. Il prezzo di Borsa venerdì si fissava a 5,76 euro.
Perché questo divario? A pesare sono le indiscrezioni su presunte manomissioni. Secondo il Ministero federale dei trasporti tedesco, infatti, Fca avrebbe utilizzato un dispositivo illegale per disattivare gli impianti di trattamento dei gas di scarico.

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