Con “stampi” si intende l’accoppiata matrice-punzone: quest’ultimo cala sulla matrice che sorregge la lamiera di metallo, conferendogli una forma ben precisa. Esistono presse piegatrici con diverso azionamento – dalle più semplici, quelle manuali, ai più evoluti modelli pneumatici o CNC (a controllo numerico) – e i loro prodotti vengono comunemente usati in settori quali l’automotive, la produzione di elettrodomestici, l’industria, l’aviazione e la meccanica, solo per citarne alcuni.
I più diffusi utensili per presse piegatrici deformano la lamiera in tre modi principali: a “V”, a “U” e a “Z” e, affinché la loro durata sia elevata, è necessario impiegare metalli a elevata resistenza come ad esempio gli acciai T8, T10 o quelli a elevato contenuto di Cr-Mo.
Per ottenere oggetti finiti di qualità è indispensabile che gli utensili impiegati siano scelti e progettati con cura, tenendo conto di una proprietà non trascurabile della lamiera in metallo: la sua elasticità, a causa della quale il materiale deformato tende a tornare allo stato iniziale. Ciò significa che un punzone e una matrice devono essere selezionati tenendo conto di questa sorta di “rimbalzo”, ovvero devono deformare inizialmente il metallo un po’ più del dovuto.