Le difficoltà del dollar index
Fino a qualche giorno fa, il riacuirsi di timori circa una escalation nella guerra dei dazi contro la Cina avevano spinto il biglietto verde a guadagnare circa il 6%. Per verificarlo si prenda la classifica migliori piattaforme di trading online e si osservi il grafico del Dollar Index. I mercati infatti erano propensi a scommettere sulla solidità dell’economia statunitense, e la richiesta di beni rifugio avrebbero sostenuto la corsa del greenback.
Però il vento è cambiato negli ultimi giorni, dal momento che i recenti dati economici americani si sono dimostrati più deboli del previsto. Nel pomeriggio il biglietto verde era sceso dello 0,02% a 94,620 contro un paniere di divise, non lontano dal minimo di 2 mesi raggiunto a quota 94,308 appena nella sessione di ieri. Sembra quindi che sui mercati sia in atto un riaggiustamento delle posizioni, che andrà avanti finché non si torneranno a vedere quei solidi dati macro che avevano sostenuto il dollaro finora.
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Malgrado sul mercato si respiri una certa propensione per il rischio (dovuta alle contromosse adottate dalla Cina nei confronti degli Usa sul fronte commerciale, rivelatesi più morbide delle attese), l’euro però fa molta fatica a conservare la quota 1,17 sul biglietto verde, dopo l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani legato alle preoccupazioni dei mercati per la trattativa sulla legge di Bilancio.