Anche se non ci sono commenti ufficiali sulle operazioni poste in essere dalla BNS, questi dati fanno capire che l’istituto centrale svizzero è stato molto attivo sui mercati forex, al fine di proteggendo la soglia di 1,06 per la propria valuta (se siete interessati a fare scalping su questo cross nel mercato valutario, approfondite prima l’argomento fare scalping cos’è).
Il quadro del franco svizzero nel Forex
Adesso però si manifesta un problema all’orizzonte, ovvero il ritmo con cui la BNS sta portando avanti questi acquisti. A lungo andare infatti potrebbe essere insostenibile. Procedere alla stampa di CHF in modo illimitato, oltre a minare la credibilità potrebbe causare iperinflazione.
Il modo di porsi della BNS rispetto alla politica sul forex nell’ultimo periodo si è fatto molto più morbido grazie alle previsioni positive sull’inflazione, e questo ha finito per incrementare le voci di maggiore flessibilità.
Negli ultimi mesi il cross valutario euro-franco è diventato il rifugio dove coprirsi in caso di situazioni politiche incerte in Europa. Basta che guardate il grafico del broker Avatrade Consob e lo capirete. Per questo le pressioni a vendere dovrebbero aumentare in vista delle elezioni nei Paesi Bassi e in Francia, aumentando di conseguenza il valore del franco rispetto alla moneta dell’eurozona. Il punto è che fino a quando la BNS affronterà in modo proattivo gli eventi e le situazioni in Europa, non ci saranno grossi scossoni nel cambio con l’euro. Ma cosa accadrà quando la BNS sarà costretta a rimuovere gli interventi? Assisteremo a un brusco movimento al ribasso dell’EUR/CHF?