Giornata Internazionale dei Diritti Umani 2021

ALL HUMAN, ALL EQUAL – MAKING IT A REALITY

in Celebrazione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani 2021

L’incontro organizzato dall’Organizzazione per i Diritti Umani e la Tolleranza ETS, in partnership con United Planet Foundation e Mejora Foundation for the improvement of Life, Culture e Society si è tenuto a Ginevra – Palazzo delle Nazioni sede dell’ONU, il 9 e 10 Dicembre, per celebrare la Giornata Internazione dei Diritti Umani 2021.

Una due giorni ricca di interventi, riflessioni e piani per un futuro in cui il termine “UGUAGLIANZA” diventi una realtà, con un discorso di apertura da parte della Presidente dell’Organizzazione per i  Diritti Umani e la Tolleranza, Fiorella Cerchiara: “ Ci stiamo trovando di fronte a nuove sfide nel campo dei Diritti Umani, già prima della pandemia erano presenti molte violazioni ma di sicuro negli ultimi due anni questa situazione ha creato diverse discriminazioni, mettendo in rilievo molto di più le divisioni già esistenti. Oltre a quelle causate dalla pandemia le violazioni dei diritti umani, purtroppo, non si sono fermate: sono state colpite molte donne, bambini, minoranze etniche e popolazioni civili. Questi ultimi due anni hanno segnato profondamente gli individui e le famiglie dì tutto il mondo e la Società Civile si è dovuta attivare per rispondere ai nuovi bisogni.  L’organizzazione che rappresento ha lo scopo di far conoscere i 30 diritti umani proprio per far sì che possano essere applicati così da creare davvero una società fondata sulla tolleranza e sul rispetto.”

Gli incontri si sono susseguito con gli interventi di Alessia Sorgato – Avvocato penalista esperta in difesa dei soggetti vulnerabili Legale fiduciario di centri antiviolenza ed associazioni a tutela di donne e bambini Vittimologa (master alla Jibs univ India membri of World society of Victimology), giornalista pubblicista e scrittrice, collaboratore cattedra di diritto dell’informatica al master web crimes; Guglielmo Palumbo –  Avvocato del foro di Ginevra e fondatore dello studio legale HABEAS. Dopo aver studiato all’Università di Ginevra e di Basilea, è specializzato in contenzioso penale, attualmente presiede il comitato di Project Innocence Suisse, un’organizzazione che lotta contro le condanne ingiuste; Massimo Restivo – Vice Presidente United Planet Foundation; Yessica Zuleima Avelar – Presidente Associazione Ammic; Cristina Simonini Associazione per i Bimbi;  la Dott.ssa Lidia La Marca; Rappresentati Religiosi tra cui anche Silvia Tardochi per la Chiesa Evangelica,  Gursharang Singh – rappresentante comunità Sikh – segretario capo della Sikhi Sewa Society e Ivan Arjona – European Office of the Church of Scientology for Public Affairs and Human Rights.

A chiudere i lavori una speciale partecipazione da parte del Maestro leone Magiera, la cui vasta discografia, sia come direttore che come solista, pubblicata dalle più importanti etichette internazionali, testimonia la versatilità e l’eccezionalità del suo talento. Raffinatissimo ed eccezionale pianista, si è esibito come solista o in duo con i più grandi cantanti, in tutti gli importanti teatri e festival internazionali. Ha esercitato una grande influenza artistico-tecnica non solo su tre grandi cantanti, allievi ed amici (Mirella Freni, Luciano Pavarotti, Ruggero Raimondi) ma anche su una lunga schiera di allievi che hanno percorso carriere di tutto rilievo. Ricordiamo fra questi Carmela Remigio. Il Maestro Magiera, per l’occasione insignito della nomina di “Ambasciatore dei Diritti Umani”, ha voluto dare il suo messaggio: “Eccellenze, Signore, Signori ed Amici dei Diritti Umani… Scrive Severino Boezio: “La musica fa parte di noi in modo così naturale che non potremmo liberarcene nemmeno se lo volessimo”. Tutti i popoli esprimono sentimenti simili attraverso la musica per cui una ninna nanna così come una musica per ballare vengono riconosciute da tutti anche se prodotte in un’altra cultura e espresse in una lingua diversa dalla propria. Le neuroscienze hanno anche chiarito come la musica abbia un effetto sulla salute migliorando le relazioni, facilitando l’apprendimento, migliorando la motricità, l’espressione e l’umore. E su questo si basa l’utilizzo della musicoterapia in numerosissime situazioni di disagio psico fisico. La musica studiata attivamente a scuola migliora le competenze sociali dei bambini, perché far musica insieme, ascoltarsi l’un l’altro, affina l’empatia verso il prossimo, diminuendo così l’esclusione sociale, il bullismo. Diceva già Sant’Agostino che vi è “… una corrispondenza tra l’arte dei suoni e tutta la scala dei sentimenti della nostra anima”. La musica è’ dunque in grado di trasmettere sensazioni, stati d’animo, è in grado di creare emozioni positive. Fra tutte le espressioni artistiche dell’uomo, la musica è una lingua con un suo proprio alfabeto, che se studiato e utilizzato per un discorso musicale, permette una comunicazione agevole. Diventa un linguaggio universale, forse l’unico così alla portata di tutti, che può essere utilizzato per affratellare popoli altrimenti divisi da differenti culture, lingue, condizioni economiche o conflitti. E non dimentichiamo che per alcuni lo studio della musica può essere l’inizio di un percorso professionale entusiasmante. Far sbocciare talenti, incoraggiare lo studio della musica è un dovere della società. Ritengo che questa sia una sede opportuna per chiedere che siano progettate iniziative dedicate: che siano offerte a tutti i cittadini del mondo possibilità educative, sociali, culturali, di potenziamento del benessere attraverso la diffusione di un linguaggio così ricco di implicazioni positive. E noi artisti, tutti uniti, possiamo contribuire attivamente ad elevare la cultura, a donare emozioni, ad accrescere la consapevolezza sui diritti umani di tutte le persone nel mondo, portando la musica come bandiera di pace e tolleranza.”

Fiorella Cerchiara, Presidente dell’Organizzazione per i Diritti Umani e la Tolleranza, rappresentando tutti i partecipanti, ha chiuso i lavori con queste parole: “Nello spirito del tema di quest’anno, TUTTI UMANI TUTTI UGUALI il nostro messaggio vuole essere quello di creare più rete, partecipazione e cooperazione, eliminando qualsiasi barriera che possa portare a questo andando oltre qualsiasi ipocrisia. Questo, mantenendo la propria integrità associativa, religiosa e non, idee personali e o politiche, in quanto attivisti dei diritti umani dobbiamo andare oltre queste scelte ed essere uniti con la ricchezza delle nostre diversità verso lo scopo comune di applicare i 30 diritti della Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite”

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