Mercato azionario, il 2021 può essere l’anno della ripresa selettiva

Se il 2020 è stato l’anno del dramma Covid, il 2021 potrebbe essere quello del rimbalzo e della ripresa più decisa. La scoperta di vaccini fa ritenere questa speranza più che fondata. Ma tutto questo che impatto potrebbe avere sul mercato azionario?

Prospettive del mercato azionario

La maggioranza degli analisti dei migliori broker CFD è concorde nel ritenere che nel corso del prossimo anno, i settori più colpiti dalle misure di lockdown dovrebbero essere anche quelli con maggiore tasso di crescita. E questo significa prospettive buone anche sul mercato azionario. Soprattutto quando il vaccino sarà ufficiale e distribuito, andando progressivamente a cancellare il Covid dalle nostre vite.
Va detto però che al momento le valutazioni azionarie sembrano comunque discretamente elevate. Questo per via delle ottime performance che ci sono state nella seconda parte dell’anno. Per questo motivo qualcuno potrebbe ritenere che sia davvero difficile immaginare un ulteriore slancio verso l’alto dei prezzi. O comunque non così forte come potrebbe essere la ripresa globale.

C’è settore e settore

Che il mercato azionario abbia in questo momento una valutazione molto elevata è fuor di dubbio. Tuttavia bisogna sottolineare che le obbligazioni sono ancora più care. Inoltre queste alte valutazioni non sono slegate dai fondamentali, in quanto le aspettative di medio termine sono senz’altro positive. Peraltro ricordiamoci che le attese riguardo alla politica monetaria e fiscale sono ancora accomodanti.

Nota tecnica: anche sulle azioni è possibile seguire una strategia opzioni binarie 60 secondi, ma lo sconsigliamo vivamente.

Utility e real estate

Però a questo punto occorre fare una scansione dello stesso mercato azionario, dal momento che le valutazioni non sono allo stesso livello in tutti i settori.
Alcuni comparti sono risultati essere vincitori dell’economia da lockdown, come i growth e i tecnologici. Altri settori e aree geografiche, invece hanno pagato di più le misure di quarantena. In questi ambiti ci sono titoli ancora lontani dai livelli di febbraio, che potrebbero crescere parecchio. Si pensi a settori come utility e real estate (che da inizio anno sono al -4,1% e utility al +3,2%), ma anche alla differenza tra i titoli growth (+27,8%) e i titoli value (-3,8%). Crediamo che in un’ottica di lungo termine ci sia ancora strada da fare per i settori che hanno pagato di più nel 2020.

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