Il calcare, minaccia per i nostri elettrodomestici

difendi casa dal calcare con i decalcificatori

Uno di primi problemi in assoluto che comporta forti costi per le famiglie sono certamente i guasti degli elettrodomestici, spesso questi problemi non sono causati tanto dall’usura quanto dal calcare presente nell’acqua, che per quanto non sia dannoso per la maggior parte delle persone è certamente devastante per le macchine. Una domanda da porsi se si vive in una zona con una falda acquifera con acqua molto calcarea è come si può limitare i danni?

Iniziamo a cercare di capire come mai accade questo problema, l’acqua domestica arriva da falde acquifere sotterranee che per arrivare a noi superano svariati strati di sottosuolo, la composizione di questi strati è composita e può essere di vario genere, in alcuni casi determinate zone, hanno strati calcarei importanti che rilasciano al passaggio dell’acqua sostanze come calcio e magnesio, ecco dunque che in questi casi ci si trova nei guai.

Il parametro per valutare la quantità di calcare nell’acqua è chiamato “Durezza”, la durezza dell’acqua è un indice che segnala la concentrazione di calcare nel terreno da zona a zona, per fare una prima verifica è sufficiente verificare su uno dei tanti siti disponibili su internet mettendo il nome del proprio comune (Assocasa).

Questo dato è importante anche per valutare la quantità di detersivo da utilizzare per i lavaggi, infatti, più l’acqua è dura minore sarà la forza pulente dei detersivi e questo comporterà un maggiore uso di prodotto, oltre al fatto che è poco salutare per l’ambiente è sicuramente economicamente costoso.

La durezza per convenzione si misura in gradi francesi, 1F corrisponde a 10mg/l di carbonato di calcio. Da 0 a 15 F le acque sono dolci, da 16 a 22F di media durezza, da 23 a 35 molto dure e oltre i 35 sono considerate durissime.

Fatte le verifiche sopra indicate a questo punto, bisogna decidere cosa fare, il prodotto da usare è un decalcificatore Teco Group srl le soluzioni possono essere essenzialmente due, un decalcificatore a campo magnetico, oppure uno a polifosfati; la prima cosa su cui porre l’accento è che non si parla di depuratori, questi sono tutt’altro, e oltre ciò è anche vietato la legge chiamarli così, a oggi non ci sono apparecchi che possono depurare l’acqua domestica completamente, bensì alcuni che svolgono funzioni specifiche.

I decalcificatori a campo magnetico, sfruttano la polarità del carbonato di calcio applicando due magneti che caricano di energia le molecole alla fine, esse non hanno più la forza di unirsi tra loro limitando così il problema. Il vantaggio principale di questa soluzione è che l’acqua resta inalterata e quindi potabile, lo svantaggio è che sicuramente ha, rispetto ai polifosfati, un’efficacia inferiore.

I decalcificatori a polifosfati invece utilizzano lo stesso principio di base ma sfruttando alcune sostanze chimiche, con queste il lato polarizzato si attacca alle molecole di calcare evitando che possano unirsi, certamente questo tipo di decalcificatori ha un’efficienza molto maggiore ma con lo svantaggio di rendere l’acqua non potabile e quindi non adatta a scopi alimentari. L’utilizzo in accoppiata di questi sistemi può abbattere quasi completamente il calcare presente nell’acqua preservando così gli elettrodomestici di casa da guasti e malfunzionamenti, e farci limitare al massimo l’uso di detersivi che avranno un rendimento ottimale grazie a un abbattimento del calcare fino al novanta percento.

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Pubblicato da ictadmin

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