Rifiuti Elettronici, Più Semplice e Redditizio il Recupero del Metalli

rifiuti elettronici

Rifiuti elettronici a milioni di tonnellate prodotti da dispositivi elettronici ormai obsoleti non vengono riciclati nel modo corretto.
Uno spreco che porta oltre alla dispersione di metalli come oro, argento, rame, ecc, anche all’inquinamento ambientale che ne deriva.
La relativa difficoltà nel recupero di questi metalli preziosi da dispositivi come gli smartphone rappresenta un gap difficile da colmare in paesi come l’italia.
Nel nostro paese il grosso del riciclo dei metalli preziosi deriva dal settore compro oro Firenze, Roma, ecc, nel quale il recupero dei metalli è molto più semplice e redditizio.
Questo settore è nato nei primi anni del nuovo millennio sull’onda di una offerta crescente di gioielli da parte di privati in difficoltà economica per la crisi economica.
Per realizzare un settore che recupera i metalli preziosi dai rifiuti elettronici sono necessarie tecnologie che fino a questo momento risultano complesse e poco redditizie rispetto agli investimenti necessari.
Una importante scoperta da parte della Rice University ha forse aperto nuove possibilità per quanto riguarda il recupero dei metalli dai rifiuti elettronici.
Gli ingegneri di questa università hanno dimostrato la relativa facilità nel recuperare metalli da dispositivi elettronici attraverso l’utilizzo di riscaldamento attraverso scariche elettriche.
Una tecnica chiamata riscaldamento flash joule, questo metodo utilizza scosse di elettricità della durata nell’ordine dei millisecondi.
Attraverso queste scariche elettriche i metalli si scaldano fino a fondersi per raggrupparsi in stato solido dopo essere passati da uno stato vaporeo.
Un importante aspetto di questa sperimentazione è il limitato consumo di energia elettrica per recuperare i metalli dai circuiti elettrici.
Gli ingegneri protagonisti di questa scoperta affermano che tale metodo recupera oltre il 60% di oro in un campione e oltre l’80% di argento, palladio e rodio.
Un altro vantaggio di questo sistema di lavorazione è la rimozione dei metalli pesanti tossici come cromo, arsenico, cadmio, mercurio e piombo, un aspetto fondamentale per il rispetto dell’ambiente vista la pericolosità di queste sostanze.

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