In sostanza, il loro obiettivo era quello di salire sui camion per arrivare clandestinamente dall’altra parte della Manica, procurando spesso incidenti pericolosi a cose e persone, oltre a causare forti ritardi sulle consegne delle merci per via delle denunce fatte dagli stessi autotrasportatori una volta arrivati al porto.
Sono stati necessari alcuni giorni per smantellare il campo e più di 1.200 poliziotti per fronteggiare quasi 11 mila migranti, ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto. Tuttavia, il rischio che questo fenomeno si ripresenti è altissimo, e non sono poche le preoccupazioni per i camionisti e per chi sfrutta questo itinerario per il trasporto auto con bisarca al di là della Manica. Il continuo arrivo dei migranti nel Sud dell’Europa, infatti, è un serio campanello d’allarme per il futuro.
Per questo motivo si cercherà di portare a termine entro la fine dell’anno la creazione del “Great Wall”, ossia un enorme muro di cemento armato che costeggia l’autostrada A16 (alto 4 metri e lungo 1 km), dotato di telecamere di sorveglianza e pensato per bloccare l’accesso dei clandestini al porto della città. Un progetto voluto fortemente dal governo britannico che per questo ha messo a disposizione 2 milioni di sterline per la sua realizzazione.