Affinché non si creino attriti, dissapori, tra i membri dello staff, occ
orre che l’animatore gestisca con efficacia le relazioni con il collega che gli vive accanto, a contatto di gomito. Bisogna armonizzare i rapporti interni al gruppo e questo lo si ottiene attraverso una corretta collaborazione reciproca, intavolando dei colloqui, ponendosi positivamente all’ascolto, soprattutto rispettando sempre l’interlocutore. L’uomo non è una macchina e in quanto essere umano vuol sentirsi attivo, partecipe, vuole in qualche modo collaborare e non essere emarginato, rispettare i ruoli di ognuno, presuppone quindi sempre una base comune di educazione. Un buon animatore deve avere riguardo per i colleghi e farsi rispettare, seguendo le norme del vivere civile e anche tenendo in alta considerazione il parere altrui. Ciò lo si ottiene usando le parole appropriate e l’autocontrollo, ciascuno deve poter avere la reale possibilità di esprimere liberamente la propria opinione, le proprie critiche. Ecco allora che per gestire efficacemente le relazioni con i colleghi, l’animatore deve essere in grado di stabilire dei rapporti basandoli principalmente sul rispetto reciproco tutto questo, sia da un punto di vista professionale che sotto il profilo umano. Sarà sempre utile, servirsi delle giuste tecniche di comunicazione, finalizzate ad aiutare i singoli ed il gruppo ad integrarsi tra loro e con gli altri. Solo in questo modo un animatore potrà coordinare positivamente le azioni e rendere più umana e produttiva la convivenza, sia con i colleghi che con il personale della struttura. Qualora un animatore dovesse avvertire delle ostilità, ogni qual volta che si incontrano difficoltà sul lavoro, è sempre bene parlarne al diretto superiore. Successivamente e solamente quando il capo équipe lo ritenga necessario, sarà bene riunirsi e discutere l’argomento con tutti i membri del gruppo. Il leader durante la discussione ricoprirà il ruolo di “moderatore” questi esporrà i fatti e stimolerà l’équipe ad intavolare un discorso costruttivo. Utile sottolineare che anche in tali circostanze, occorre che il leader metta a disposizione degli altri le sue notevoli capacità umane e professionali. Questi dovrà essere sintetico nell’esporre l’argomento trattato e inoltre dovrà essere disponibile ad ascoltare le opinioni degli altri e a rispettarle facendo sentire, in tal modo, i suoi compagni a proprio agio. Il capo dovrà spronare i compagni di lavoro, apprezzare i loro interventi, coordinare le discussioni ed incanalarle verso la giusta direzione. Ciascun membro del team animazione dovrà dare il proprio contributo ed illustrare i diversi aspetti dell’argomento in discussione. Tutto questo è evidente che contribuisce efficacemente, sia ad individuare quelle soluzioni che una sola persona difficilmente potrebbe riuscire a trovare, ma serve anche per chiarire equivoci e malintesi. Lavorare in gruppo non è cosa semplice e saper gestire le relazioni interne è uno dei pilastri fondamentali, su cui si basa la vita stessa del gruppo.
Il lavoro dovrà proseguire senza intralci, evitando fin quando è possibile le polemiche, guardandosi bene dall’imporre la propria personalità agli altri e collaborando attivamente affinché si sia tutti uniti per svolgere nel migliore dei modi i compiti affidati.
( a cura dello staff di Animandia, tratto da Analisi generale dell’animazione Edizioni Effegi)
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