Con la stagnatura, metalli più belli e protetti

Cilindri stagnati

Lo stagno (detto tin, in inglese) è un metallo che l’umanità scoprì in tempi molto remoti: le testimonianze archeologiche parlano infatti di un utilizzo che iniziò a diffondersi a partire dal 2100 a.C. circa.

Oggigiorno i principali produttori mondiali di questo metallo sono Cina, Thailandia e Indonesia, anche se lo stagno viene estratto in abbondanza anche da giacimenti situati nell’America Latina e, in particolare, in Brasile, Bolivia e Perù.

Ma cosa rende tanto utile e ricercato questo metallo? Una delle proprietà maggiormente apprezzate dello stagno è la sua resistenza alla corrosione, il che lo rende un candidato perfetto per realizzare coperture che proteggano e allunghino la durata di vita di metalli che, al contrario, risultano vulnerabili nei confronti della degradazione.

Un classico esempio è la stagnatura delle pareti di un contenitore, destinato a contenere dei cibi, in acciaio; metallo che, contenendo ferro, può arrugginirsi, ma che con la copertura di stagno si oppone egregiamente alla corrosione e aumenta la sicurezza alimentare. Tale lavorazione può essere eseguita anche su molte altre tipologie di manufatto, come ad esempio la minuteria metallica, a cui conferirà una ottimale resistenza.

Per vedere eseguiti dei lavori di stagnatura dal risultato impeccabile bisogna rivolgersi all’azienda giusta, e a Parma quell’azienda è Zep: certificazione ISO 9001, esperienza pluridecennale e dotazioni tecnologiche in costante aggiornamento rappresentano i punti di forza di questa apprezzata realtà emiliana del settore galvanico.

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