Massimo Malvestio: finanza, economia e politica, gli editoriali dell’avvocato

Massimo Malvestio

Massimo Malvestio: focus sull’attività di editorialista dell’avvocato trevigiano, oggi a Malta in qualità di Presidente del Comitato per gli Investimenti di Praude Asset Management Ltd.

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Massimo Malvestio: gli editoriali firmati dall’avvocato

Originario di Treviso, l’avvocato Massimo Malvestio si è trasferito da diversi anni a Malta dove ha fondato Praude Asset Management Ltd, che tuttora guida nel ruolo di Presidente del Comitato per gli Investimenti. È autore di numerosi editoriali, scritti per diverse testate di rilievo come “Nordesteuropa” e “Corriere del Veneto”: alcuni di questi sono stati ripresi recentemente anche da “Venezie Post”, a riprova della lungimiranza delle sue analisi. Delicate operazioni di rilievo finanziario ma anche excursus di carattere storico sulle principali realtà attive in ambito economico e politiche in Veneto come banche, fondazioni, municipalizzate, associazioni di categoria, partiti. Di recente, ad esempio, ne è stato rilanciato uno scritto nel 2005 per “Nordesteuropa” in cui Massimo Malvestio si soffermava ad analizzare la parabola della Democrazia Cristiana in Veneto.

La Democrazia Cristiana in Veneto: l’editoriale di Massimo Malvestio

Nell’editoriale, Massimo Malvestio spiega come la Democrazia Cristiana sia riuscita a imporsi per 50 anni in Veneto “anche grazie alla coesistenza” di due anime “che si sono reciprocamente condizionate e che hanno dovuto apprendere ciascuna qualcosa dall’altra ma che sono, nel loro complesso, riuscite a produrre una classe dirigente che era tale”. Da una parte “chi studiava e con la cultura politica mirava a trasformare la società” e dall’altra “chi organizzava il territorio in una prassi di governo”: l’egemonia della DC si realizza in questa “sintesi dinamica e originale tra due visioni apparentemente antitetiche”. Poi negli anni ’80 l’equilibrio comincia a incrinarsi e la coesistenza tra quelle due anime diviene “paralisi prima e diaspora poi”. Massimo Malvestio illustra poi le ragioni alla base della crisi: “La radicale modifica dell’assetto economico della regione che sempre più ha chiesto alla politica non già di provvedere i mezzi per lo sviluppo ma più semplicemente di conservare i benefici portati dallo sviluppo raggiunto”. E la Chiesa che “nel frattempo ha perduto la capacità di attrarre e di condizionare”. Da allora diverse esperienze politiche si sono succedute in Veneto: “Molti partiti sono nati, si sono scissi e sono morti in una sola legislatura e consensi anche significativi sono stati raccolti per sparire senza alcuna evidente ragione alla tornata elettorale successiva”.

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